~ Narciso ~ Sonetto 3/22



Guarda nel tuo specchio
e di' al volto che vi vedi
che ora è il tempo per quel volto
di formarne un altro;
e ora tu non ne rinnovi
il fresco aspetto,
inganni il mondo, e una madre
privi di benedizione.
Perché dov'è la donna così pura
il cui insolcato grembo disdegni
l'opera del tuo dissodamento?
O qual è l'uomo così fatuo
da voler essere la tomba
dell'amor di se stesso,
arrestando la sua posterità?
Tu sei lo specchio di tua madre,
Caravaggio
'Narciso'
ed ella in te rimemora
il leggiadro aprile
del suo rigoglio;
e così dalle finestre
della tua vecchiaia tu vedrai,
a dispetto delle rughe,
questo tempo tuo dorato.
Ma se tu vivi per
non essere ricordato,
muori solo,
e la tua Immagine
muore con te.
.
.
.
-W. Shakespeare-
.
.
.




















"Non mi convincerà lo specchio ch'io sia vecchio, fin quando tu e giovinezza avrete gli stessi anni; ma quando vedrò il tuo volto solcato dalle rughe, allora m'aspetto che morte termini i miei giorni.."









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